Stefano Pulvirenti nasce il 7 luglio del 1864 ad Aci Sant’Antonio, in provincia di Catania, da una famiglia benestante.
I genitori, Filadelfo Pulvirenti ed Eleonora Bonaccorsi di Casalotto, di nobili natali, decidono di far studiare il figlio Stefano in luoghi di prestigio. Per questo motivo studia presso il Collegio dei Gesuiti di Malta e successivamente presso l’Università di Napoli, dove si laurea in Medicina.
Dopo l’Università ritorna in Sicilia e qui vivrà tutta la vita. Si specializza nella cura della malaria e questa sua professione influenza particolarmente l’attività scrittoria. Infatti, la sua prima opera teatrale ha come titolo Le zanzare e come scrive lo stesso autore [1]:
«La scena è ai tempi nostri, in un paese malarico della Sicilia.»
Tuttavia Pulvirenti scrive anche di altri temi, come la commedia I Capricci d’un Re può dimostrare. Ci è possibile dire che in generale le sue opere teatrali propongono una narrazione della vita della Sicilia con i suoi giochi di potere, le forti passioni che la segnano, il romanticismo che la tiene in vita e la beffa che la irride. Egli narra momenti di grande lirismo e passaggi di aspra ironia, sempre tipici dell’isola a cui l’autore apparteneva.
Infine ci preme dire che nel corso della vita si dedica anche alla scrittura di materia scientifica di cui oggi abbiamo un saggio nella versione manoscritta: Trattato di Fisica e Medicina. Alcune considerazioni sulla tecnica della Percussione. Purtroppo non ci sono pervenuti altri testi di questo tipo.
Muore il 19 ottobre del 1931 dopo aver vissuto una vita dedita al servizio degli ammalati e alla conoscenza.
[1] S. Pulvirenti, Le zanzare, Cav. Niccolò Giannotta Editore, Catania 1901, p. 5.